Nel blu…


Veramente volevo fare il giro del mondo senza mai volare, ma non ce l’ho fatta. In realtà è possibile ma piuttosto complicato. Se volete fare il giro del mondo senza volare, non andate in Australia. Perchè odio volare? Cerco di dare qualche spiegazione.

 

Intanto perchè ho paura. Non tanta in realtà, ma comunque sono sempre nervoso anche giorni prima. Insomma non mi godo mai i giorni precedenti il volo. Ed è già un buon motivo.

 

E poi perchè volando non si vede niente dei posti che si attraversano. Un po’ è come salire su una macchina spazio tempo. Ti chiudono dentro, passa qualche ora e ti ritrovi in un posto completamente diverso, spesso in un fuso orario completamente diverso. Un esempio eclatante ne è stato il mio volo Sidney-Santiago. Partito sabato 12 aprile alle 11 del mattino sono arrivato sabato 12 aprile alle 11 del mattino. Magia! No, semplicemente l’attraversamento della linea del cambio di data.

 

Questo non è viaggiare. Possiamo chiamarlo spostarsi, trasferirsi o come volete, ma non “viaggiare”. Viaggiare significa avere la sensazione dello spostamento spaziale, vedere paesaggi che passano e si trasformano, sentire la consistenza dell’aria che cambia, la temperatura che sale o si abbassa, i tramonti che cambiano di intensità e di sfumature, il tempo che scorre lento, a volte molto lento, avere una sensazione, spesso limitata e a volte spettacolare, del mondo o di una parte di esso.

 

Solo le poche volte che si vede qualcosa dal finestrino volare può essere considerato “viaggiare”. Talora si vedono bellissimi scorci di paesaggi dall’alto, si riconosce una baia, una catena di monti. Ma sono di solito impressioni fuggevoli. Da questo punto di vista il mio volo in “avioneta” a Los Roques, per quanto terrorizzante, è stato in effetti un “viaggio”, anche se di soli 40 minuti. In un “avioneta” si vede il paesaggio, si sente l’aria che fischia, si balla con il vento. Evviva!

 

E poi odio gli aeroporti. Una fabbrica che macina gente consegnata alla burocratica anonimità dei passaporti, dei body scanner, degli annunci incomprensibili, dei duty free, dell’aria condizionata. Orrendi, anonimi, ansiogeni. L’unica cosa positiva degli aeroporti è che all’arrivo offrono una serie di servizi utili, qualche volta, per un primo orientamento. Ma la gente appena arriva si precipita fuori il più rapidamente possibile. Non li capisco.

 

Ho viaggiato con tutti i mezzi, eccetto il cavallo, ma compreso l’elefante, e tutti sono da preferirsi all’aereo. Purtroppo tutto il mondo del turismo ruota intorno all’aereo. Se non voli non vieni considerato un turista, anzi, vieni visto come una persona strana, sospetta. In certi paesi non ci entri proprio se non in aereo. Il che, per fortuna, non è proprio vero. Ti fanno credere che è così ma si va dappertutto anche senza volare. Solo che spesso è molto ma molto complicato.

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Categories: Generale

1 comment

  1. concrdo pienamente…du sprichst mir aus der seele!!!

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