Non vedo molto di questa città e ancora meno dell’affascinante paese di cui è la capitale, ma sono venuto qui per rivedere alcuni amici degli UWC.
Soledad, che cordialmente e squisitamente mi ospita, non la vedevo da 23 anni. Da quando cioè era stata mia alunna al Collegio di Duino. È sempre radiosa – ma anche impulsiva e imprevedibile, mi viene a prendere all’aeroporto e mi conduce in giro per la città in un traffico non caotico ma molto intenso. Vado a vedere una partita di football americano praticato dai suoi due figli. Il suo compagno organizza ottime cene, a casa e fuori.
Luis non lo vedevo da 40 anni. Mentre lo attendo in una piazzetta mi chiedo: lo riconoscerò? Sarà quell’uomo coi capelli bianchi seduto al tavolo del bar? O quell’altro? No… Poi, quando appare all’angolo della piazza lo riconosco subito, come se ci fossimo lasciati ieri. Ed è subito un torrente di ricordi, di racconti, di fiduciose confidenze. Passo con lui, sua moglie e le figlie una piacevolissima serata nella sua casa di artista, caotica e allegra.
Rivedo con grande piacere anche Mariana (anche lei studentessa a Duino) che dietro una certa riservatezza cela una straordinaria gentilezza e una quieta cordialità. Suo marito e i tre figli mi regalano un altro momento di tranquilla familiarità.
E così una settimana vola ed io ho dimenticato – per fortuna! – il mio essere turista e pellegrino.
quella dell’angelo mi piace!! 🙂
Hi so nice to see you amongst warm, hospitable friends & students.