Dal qualche giorno sono a Cusco e non ho fatto molto. Le agenzie turistiche sono talmente tante e soffocanti che passa la voglia di prendere un tour.
In più il tempo è brutto e fa un freddo terribile. In fondo siamo a 3400 metri.
Ho approfittato dell’unica giornata bella per salire a piedi e da solo al sito di Saqsahyumán, la testa del puma che era l’antica città inca.
Sono salito con un piano fotografico che dipendeva dalla posizione del sole. In questo mi sono ricollegato allo spirito inca! Son salito a piedi (200 m solo ma che fatica a 3400-3600 m) con calma, ho declinato tutte le offerte di guida e di foto con llama, ho passato ore di grande felicità a guardare il paesaggio e le rovine e le nuvole che passavano. Anche di triste raccoglimento per lo scempio e i massacri perpetrati dai conquistadores.
Poi sono sceso e mi sono fermato in una botteguccia con balcone a bere un caffè. Ho visto bambini di scuola che giocavano in una specie di campo giochi. E la paurosa manovra che fanno gli aerei per atterrare.
Sceso in piazza ho visto lo sforzo enorme degli spagnoli per eradicare la cultura inca: ovunque chiese, croci, gesuiti, domenicani. Lo sforzo di trasferire il modo di vita europeo in mezzo alle Ande ed imporlo con la forza. In mezzo alla piazza però si trova la statua dell’ultimo imperatore inca.
Wonderful! And how the white giant crucifx looks alien to the enviroment and to the imposing puzzle of stones in the ancient walls.
Grazie di questi bellissimi report e delle foto!!!!! Ti seguiamo sempre e pur stando qui a casa ci sembra di viaggiare anche a noi.