Titicaca e la via per Cusco


Faccio due giorni da turista “gringo”: escursione al lago Titicaca e viaggio da Puno a Cusco.

Il lago Titicaca è il lago navigabile più alto del mondo e si estende per 8000 kmq. Oggi il tempo è nuvoloso e le foto non sono spettacolari. La barca turistica arranca pigramente sul lago, mentre la guida José sciorina dati sul lago, i suoi abitanti e la nostra escursione. Poi si infila gli occhiali da sole, digita un po’ sul telefonino e si addormenta.

Arriviamo alle Islas flotantes, le isole degli Ouro, dove è pronta l’accoglienza turistica: saluto, presentazione del capo isola, spiegazione della costruzione dell’isola con i giunchi, della vita e giro degli stand con prodotti tessili. Poi giretto con l’imbarcazione di giunchi, 20 soles, il che al giorno dovrebbe portare all’isola almeno 300-400 euro. Bene! Non faccio foto alle donne che vendono tessuti e souvenir né ai bambini in posa. Diciamo che manca il sole per illuminare adeguatamente la scena.

Arriviamo poi all’isola di Taquile. Mi colpiscono gli abitanti vestiti alla spagnola e il paesaggio mediterraneo. Pranziamo e torniamo a Puno. Mi addormento cullato dalle onde e dal rumore del vecchio diesel.

Il giorno dopo prendo l’Inka Express: bus turistico che porta a Cusco con cinque fermate. Non è una cattiva scelta perché, oltre alla comodità del mezzo, si vedono alcune località interessanti e la guida fornisce spiegazioni. Un lungo tratto è sul “altiplano”, arido, duro con pochi villaggi e molti llama e alpaca.

Passiamo la caotica Juliaca, città di commerci e contrabbando e cemento. Visitiamo Pukara (pre inca), Raqchi e Anahuaylillas. Ovunque i conquistadores hanno distrutto i templi e edificato chiese barocche piantando croci e santi a monito delle popolazioni quechua.

La Raya è il passo dove finisce l’altipiano e inizia la valle che porta a Cusco. Il paesaggio cambia subito: più verde, alberi, campi, mucche al pascolo.

Vicino a me siede Benito, guida di un gruppo di turisti tedeschi. È nato in un villaggio dell’altipiano. Ha fatto il minatore per un anno. Parla spagnolo, quechua, aymará. Ha imparato da solo il tedesco, l’inglese, il francese, il portoghese, l’italiano. Chiacchieriamo delle rispettive famiglie. Di Ollanta, il presidente portatore di speranze. “Non è mai stato sull’altipiano” mi dice Benito, “ha paura di stare male con l’altitudine.”

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Categories: Perù

1 comment

  1. Foto sempre spettacolari! E che bello riconoscere tanti paesaggi…:)

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